Le kokeshi (こけし) sono delle bambole in legno, tipiche dell'artigianato giapponese. Solitamente il legno con cui vengono realizzate è l'acero giapponese che viene stagionato per 5 anni prima di essere utilizzato.
La loro caratteristica principale risiede nell'avere un corpo cilindrico privo di gambe e braccia.
La loro caratteristica principale risiede nell'avere un corpo cilindrico privo di gambe e braccia.
Le prime risalgono al periodo Edo (1603-1868) e all'inizio del novecento diventarono così famose da ispirare addirittura colui che inventò la prima matrioska. A differenza della matrioska però, il corpo di legno è completamente pieno e non nasconde al suo interno kokeshi più piccole...peccato!
In questo link troverete alcuni esempi di kokeshi.
Di solito vengono regalate in occasione di una nascita o per un compleanno, ma anche per qualsiasi altra ricorrenza come oggetto portafortuna.
Nel 1997, le vidi per la prima volta a casa del mio amico Hideyuki, che abita nella prefettura di Miyagi. Sua madre ne ha una collezione infinita, ma non ho mai avuto il coraggio di fotografarla. Proprio mentre sto scrivendo questo post, gli ho chiesto via Facebook se poteva mandarmi qualche foto (lì ora sono le 3 di mattina, ma conoscendolo sarà sveglio e operativo!!!).
Eccone qui una parte, molte purtroppo credo siano andate distrutte durante lo tsunami del 2011:
Grazie Hide! - どうもありがとう
In qualsiasi località turistica che visiterete in Giappone troverete sempre un negozio di souvenir e al suo interno sicuramente un angolo adibito all'esposizione di kokeshi (in particolare ad Asakusa - Tōkyō troverete parecchi negozi che le vendono).
Ne esistono di diverse dimensioni, quelle più diffuse sono alte dai 10 ai 30 cm.
I prezzi variano dai 1500 ai 5000 yen, ma ne esistono anche di più costose, realizzate in pezzi unici, che insieme a quelle vintage sono ricercatissime da collezionisti e intenditori.
Io da vera otaku quale sono, ho conservato anche le scatole di quelle che ho comprato, perché ritengo che siano altrettanto belle e chissà... magari un domani, potrebbero acquistare valore, quando le vintage di oggi saranno ormai scomparse o introvabili.
Se vi dovesse mai capitare di visitare la regione Tohoku, approfittatene per visitare la città di Naruko (nella prefettura di Miyagi), che oltre ad essere famosa a livello paesaggistico per le sue terme e le sue gole è nota anche per le Naruko Kokeshi e il museo a loro dedicato.
Una cabina telefonica
Le Naruko Kokeshi si distinguono da quelle generiche perché hanno un corpo più cilindrico decorato con crisantemi e le spalle più larghe. Un'altra loro particolarità è quella di avere la testa non fissata al corpo, il che permette loro di emettere un suono simile al pianto, quando la testa viene ruotata.
Per anni, come souvenir per mia sorella, ho sempre scelto le kokeshi e questa è la sua piccola collezione. La mia preferita è la prima a sinistra, che io purtroppo non ho in copia...
... infatti accadeva che nel momento in cui la compravo per lei non resistevo dal comprarla anche per me e quindi a poco a poco, sia io che lei, abbiamo accumulato pezzi quasi identici e iniziato una modesta collezione.
Questo è il mio angolino...
La preferita della mia collezione è quella coi codini che tra l'altro ha un corpo cavo che nasconde un vano al suo interno, qui sotto la vedete in versione decapitata :-)
Recentemente si trovano anche Kokeshi non proprio tradizionali e rivisitate in chiave moderna da cui per il momento non mi sono fatta travolgere...su Doraemon però ci sto riflettendo...
Mi raccomando non fatevi abbindolare! La vera kokeshi deve avere un timbro o la firma dell'artigiano che l'ha creata e deve essere rigorosamente "Made in Japan".
Qualche tempo fa in Italia era scoppiata la moda delle Kimmidoll che però non hanno nulla a che fare con le kokeshi originali. Nel 2005 quando Gwen Stefani ha avuto il suo momento Japan, si è "kokeshizzata" ispirandosi a queste bambole e alla moda di Harajuku per creare la sua linea "Harajuku lovers" creando una kokeshi a sua immagine e somiglianza
Insomma ce ne sono per tutti i gusti e se non avete posto in valigia, non disperate, potete sempre ripiegare per kokeshi in altre versioni, per esempio penne o segnalibri:
Spero che questo post vi sia piaciuto e che kokeshi clandestine comincino presto a popolare poco a poco i vostri angolini...magari facendo amicizia con qualche strano e timido personaggio...
Kokeshi e Danbō
Photo by Marco Stoppazzini
P.S.: Se avete delle bimbe piccole vi consiglio l'acquisto di questi libri di Annelore Parot
Ne voglio una! Sono troppo belline *_*
RispondiEliminagrande Miki!
RispondiEliminabellissime grande miky
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